TECNICHE DI REDAZIONE E CLAUSOLE CONTRATTUALI – LE NOVITA’ DEGLI INCOTERMS 2010: ARRIVANO DAP E DAT E SCOMPAIONO DAF, DES, DEQ E DDU

Detto così Dap e Dat potrebbero sembrare due personaggi di una qualche serie di cartoni animati. In realtà DAP Delivered At Place (reso – scaricato – luogo di destinazione) e DAT Delivered at Terminal (reso – pronto per lo scarico – terminal convenuto luogo/porto di destinazione) sono i nuovi termini introdotti dagli Incoterms 2010 (abbreviazione per International Rules for the Interpretation of Trade Terms) predisposti dalla Camera di Commercio Internazionale, che hanno preso il posto e rimpiazzato DAF (Delivered at Frontier), DES (Delivered Ex Ship), DEQ (Delivered Ex Quay) and DDU (Delivered Duty Unpaid). Transfer of Risks under CIF, CFR and FOB Rules

Nell’edizione 2010 sono poi state apportate delle leggere modifiche alle rules FOB, CFR e CIF rules, che prevedono ora che la responsabilità per i costi, nonché i rischi per eventuali danni alla merce, si trasferiscano dal venditore al compratore nel momento in cui la merce è effettivamente a bordo della nave.

Rispetto alla versione precedente (2000), gli Incoterms si sono dunque ridotti da 13 a 11, qui di seguito elencati e possono essere ricondotti a due macro-gruppi, quelli che possono essere utilizzati per il trasporto via mare o per via fluviale (FAS, FOB, CFR e CIF) e quelli utilizzabili per qualsiasi tipo di trasporto, incluso quello marittimo (EXW, FCA,, CPT, CIP, DAP, DAT E DDP).

• Gruppo E – (partenza): EXW Ex Works (località);
• Gruppo F – (trasporto non pagato): FCA Free Carrier (località spedizioniere), FAS Free Alongside Ship (porto partenza franco bordo nave), FOB Free on Board (porto partenza costi di imbarco inclusi)
• Gruppo C – (trasporto pagato): CFR Cost and Freight (porto di arrivo), CIF (Cost, Insurance and Freight (porto di arrivo), CPT Carriage Paid To (punto di arrivo,) CIP.
Carriage and Insurance Paid to (punto di arrivo);
• Gruppo D – (arrivo): DAP Delivered At Place (luogo di arrivo / consegna), DAT Delivered at Terminal (terminal di arrivo) Delivered Duty Paid (località).

L’uso di un Incoterm consente di incorporare nel testo contrattuale la disciplina uniforme per il termine di resa che le parti hanno concordato, consentendo quindi di identificare, “per relationem”, (i) il luogo di consegna, (ii) il momento del passaggio del rischio, (iii) le modalità di consegna e ripartizione dei costi di trasporto e di assicurazione, e (iv) la parte che deve pagare gli eventuali dazi doganali ed ottenere licenze di esportazione / importazione

Per l’esportatore Italiano ovviamente l’Incoterm più favorevole è EXW. Con tale modalità di consegna è infatti il compratore che deve recarsi presso lo stabilimento del venditore per ritirare la merce, per poi gestirne, a proprie spese, la spedizione ed il trasporto a destinazione. Per contro DDP è l’Incoterm meno favorevole per il venditore, in quanto questi è responsabile di spedizione, trasporto e relative pratiche ed oneri di esportazione e importazione nella Nazione di destinazione, per consegnare poi la merce sul mezzo di trasporto pronta per essere scaricata.

“Last but not least” giova da ultimo ricordare che gli Incoterms non disciplinano il momento in cui la proprietà della merce compravenduta si trasferisce dal venditore al compratore.

E la clausola contrattuale? Molto semplice: “The Supplier shall deliver the Products EXW (Incoterms 2010) at the Supplier’s Milano Plant. Title of ownership on the Products shall pass to the Purchaser [on delivery (più favorevole al compratore) / upon full payment of the relevant Products Price (più favorevole al venditore)]”.

© Marco Bianchi Riproduzione riservata – Agosto 2012

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